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Adriano Community Days: le migliori esperienze di cura e cultura del quartiere a Magnete

Sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023 un evento insolito ha attraversato l’Adriano Community Center, struttura polivalente nella periferia nord di Milano composta da una RSA, appartamenti di social housing, appartamenti protetti per persone anziane, ambulatori, un bistrot e un punto di comunità (Magnete), protagonista di un processo di rigenerazione territoriale a base culturale.

Adriano Community Days è un format culturale innovativo, nato nel 2019 da Proges e Shifton e oggi rielaborato da sei enti (BRUT Milano Outsider Lab, Ditta Gioco Fiaba, Ecate Cultura, OfPassiOn, Sinitah e SONG) impegnati nella coprogettazione delle iniziative artistiche, culturali e formative che animano Magnete.

Nasce da questo gruppo di realtà la volontà di riprendere il format e recuperare l’idea di un evento collettivo, condiviso non solo tra loro, tra i soci di Magnete e i numerosi partner di progetto, ma anche aperto alla cittadinanza, ad altre associazioni e imprese territoriali.

“Essere parte della membership significa partecipare in modo attivo a un processo di coprogettazione, sperimentare strategie per dare vita a un sistema complesso capace di un impatto significativo non solo nel quartiere ma nella città metropolitana” spiega Laura Pandolfini, Project Manager di Sinitah, ente impegnato da più di vent’anni nella promozione dell’intercultura a Milano.


Adriano Community Days ha proposto due giorni ideati e realizzati con i cittadini e le cittadine, le associazioni e le imprese di Quartiere Adriano. Due giorni che hanno portato a Magnete le migliori esperienze del quartiere in ambito di cura e cultura. Un calendario collettivo fatto di esposizioni, dimostrazioni di lavoro, concerti, performance e talk, tutto a ad accesso gratuito per i pubblici.

“Questa operazione promuove l’interazione tra diversi attori del quartiere, uno scambio culturale unico, che arricchisce l’evento stesso rendendolo un vero e proprio specchio della diversità e del potenziale del territorio. Si tratta di un contributo importante al senso di appartenenza e alla coesione sociale territoriale e contemporaneamente un’opportunità per la visibilità del quartiere, l’attivazione di nuove collaborazioni artistiche e la possibilità di attrarre nuovi investimenti a supporto delle future iniziative” racconta Davide Fiori, ideatore e responsabile del progetto BRUT Milano Outsider Lab.


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BRUT Milano Outsider Lab, officina artistica nata nel 2021, si occupa della valorizzazione e della promozione dell’arte irregolare e di ricerca creativa volta all’inclusione sociale nell’ambito della neurodiversità. Il risultato è un’arte accessibile, spontanea, pura e autentica, presentata in una mostra (Esposizione BRUT) allestita nelle due giornate degli Adriano Community Days.

Molte attività hanno arricchito il palinsesto, dalla proposta di Sinitah con le Danze Africane di Ousmane Traore e la musica dal vivo di Abdoullay Traore, Siriki Ouattara e Mamadou Ouattara, al laboratorio musicale per i più piccoli Voci.. magnetiche! a cura di SONG, dalla performance Confini passeggiata sonora per Quartiere Adriano di Ecate Cultura all’installazione audiovisiva Sonora, nata in collaborazione con Phoebe Zeitgeist e Traslochi Emotivi, dalla presentazione dell’artista visivo Lupo Borgonovo con The rider’s gaze, un’indagine fotografica sugli interni dei palazzi milanesi dal punto di vista del suo lavoro da rider alla presentazione di Tiziana Francesca Vaccaro, autrice del documentario Careseekers per la regia di Teresa Sala, dal laboratorio di scrittura autobiografica Il mio luogo segreto di Sara Parziani fino al concerto del musicista Riccardo Roveda con A piano guy in a fust world – original cinematic piano-electronic music.

Ha aperto le due giornate Arianna Curti, vice presidente e assessora alla Cultura del Municipio 2 di Milano con un intervento che ha sottolineato l’importanza di eventi che possano costruire ponti tra diverse generazioni, creando occasioni di scambio di competenze e soprattutto di relazione. Molti altri ospiti si sono alternati in sala (Lucia Borso Direttrice di Fondazione Pino Cova, Francesca Frigoli Progettista e Giuseppe Isgrò Direttore Artistico di Phoebe Zeitgeist, Marcello Gori drammaturgo e sound designer e Lara Guidetti Direttrice Artistica di Sanpapié, Sonia Corrado Progettista di Spazio Aperto Servizi e Tiziana Salvatico e Dalila Morigerato Progettiste di Sviluppo linguistico e neuropsicomotorio dei bambini, Marino De Stena Presidente di Associazione ViviAdriano) dando voce alle due sessioni di Open Mic e a una variegata costellazione di enti di diverse dimensioni e specificità che hanno condiviso le loro esperienze, presentando progetti e attività che nascono, vivono e interagiscono con il territorio.

“Lavorare all’ideazione di Adriano Community Days e poi alla realizzazione di un palinsesto così articolato sono stati anche una sfida organizzativa. In pratica abbiamo gestito un piccolo festival all’interno della programmazione di una rassegna multidisciplinare, Adriano AR, che va avanti ormai da giugno e che ha ricevuto il sostegno di Milano è Viva di Comune di Milano e Ministero della Cultura e il contributo di Fondazione Cariplo” raccontano Sara Carmagnola e Josephine Magliozzi, presidente e program manager di Ecate Cultura, ente che si occupa di curatela e segreteria organizzativa per Magnete, sottolineando il forte carattere sperimentale dell’evento e la capacità di intersecare “tutte le linee programmatiche di Magnete, dal tema cura e cultura alla modalità collettiva, democratica e partecipata della coprogettazione, dalla multidisciplinarietà delle attività alla valorizzazione della creatività e imprenditorialità territoriale, dalla commistione di pubblici alla capacitazione delle realtà e delle persone coinvolte”.


“Lavoreremo insieme perché questo evento diventi un appuntamento ricorrente capace di risaltare gli aspetti culturali, sociali, aggregativi, ricreativi ed educativi che animano costantemente Magnete” dice Laura Pandolfini. “Ipotizziamo un palinsesto ancora più inclusivo, interattivo e multimediale, con interventi di altri artisti, anche non territoriali, e con una vocazione sempre più spiccata alla responsabilità ambientale, oltre che sociale” conclude Davide Fiori tracciando fin da ora un’immagine del format Adriano Community Days nel futuro.

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