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Il bilancio 2024 di Biricca è record

Un momento cruciale di confronto e analisi, focalizzato sulla presentazione del Bilancio relativo all’esercizio 2024: questa è stata l’annuale Assemblea dei Soci della Cooperativa Biricca. Cifre, numeri e riscontri che hanno fatto emergere un ulteriore e netto miglioramento in confronto al periodo precedente, gettando le basi per una visione più che positiva sui prossimi anni e delineando un record storico per Biricca. Un record costruito nell’ultimo quinquennio, nel quale sono stati praticamente raddoppiati il fatturato, il numero dei dipendenti, ma è anche stata rafforzata la presenza su Parma e in altre 5 regioni italiane, diventando un unicum sul territorio per quanto riguarda le cooperative di tipo B.

A testimoniare questo quadro sono proprio i dati. Il valore della produzione ha, infatti, registrato un incremento di quasi il 10% rispetto all’anno 2023, attestandosi su un totale di circa 7,3 milioni di euro. Risultato che costituisce il picco massimo raggiunto dalla cooperativa sin dalla sua fondazione e al quale hanno contribuito in maniera determinante diversi comparti operativi. Il settore delle pulizie ha confermato la propria solidità, generando ricavi per 2,2 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente. I servizi dedicati alle farmacie, avviati nel 2021, hanno raggiunto circa 1 milione di euro di ricavi. Il settore lavanderia, considerato nel suo complesso tra le sedi di Parma, Milano e Castel San Giovanni, ha conseguito un fatturato di 1,6 milioni di euro, evidenziando uno sviluppo del 17%.

 

 

“Sono stati cinque anni difficili in cui ogni volta che pensavamo di avere la risposta hanno cambiato la domanda, e quindi ci siamo continuamente rimessi in discussione per crescere e rafforzarci.  – sottolinea Domenico Altieri, Amministratore delegato di BiriccaOggi siamo una cooperativa abituata a lavorare sul mercato, solo il 6% del fatturato deriva dalla pubblica amministrazione, e mi piace dire che i nostri clienti ci pagano per quello che facciamo ma ci scelgono per quello che siamo: una realtà dal forte profilo sociale che dà valore alla qualità del lavoro e all’inserimento di persone svantaggiate nei territori in cui opera. Questa è cifra distintiva che ci rende competitivi. Parlando di futuro, l’obiettivo è raggiungere, nei prossimi tre anni, i dieci milioni di euro di fatturato, superare i 300 dipendenti, e arrivando a 1 milione di euro di patrimonio netto.”

Il Bilancio 2024 non solo certifica la crescita record e la solida posizione raggiunta dalla cooperativa, ma offre anche una base concreta per affrontare un 2025 all’insegna del consolidamento strategico e dell’ulteriore miglioramento.

 

 

“Le cooperative costruiscono un mondo migliore. Questo il tema scelto dall’ONU nel proclamare il 2025 come anno internazionale delle cooperative. E cosa significa per noi?. Un report Istat di pochi giorni fa ci dice che oggi la povertà riguarda principalmente i giovani, gli immigrati (anche con contratti di lavoro) e le famiglie con figli. Perciò affrontare il tema della povertà vuol dire occuparsi di lavoro. Difendere il lavoro, renderlo più umano, più sicuro, più solidale. Questo fanno le cooperative.  – evidenzia Francesca Corotti, Presidente Biricca Alla luce di ciò, “migliorare” si traduce soprattutto nel dare una possibilità alle persone e alle famiglie che sono colpite dalla povertà; nel trovare un modo per dare senso ai nostri progetti. Un contesto di elevata criticità, nel quale cooperative come Biricca aprono percorsi di abilitazione e di cittadinanza, creano servizi, lavoro, integrazione. 

Ma “migliorare”, però, rischia di essere anche una parola vuota. Chi decide se il nostro lavoro ha avuto un risultato positivo? Biricca ha da tempo avviato un percorso in collaborazione con l’Università di Parma finalizzato alla misurazione del proprio impatto sociale, utile a sapere con precisione quali e quanti sono gli effetti e i benefici del lavoro svolto. Lo stesso facciamo attraverso le certificazioni di qualità, ambiente e sicurezza che rinnoviamo ogni anno. Ponendoci obiettivi sempre più ambiziosi. Quello che posso senza dubbio affermare è che l’operato che ci contraddistingue si è ispirato a principi giusti e inclusivi, avvicinandosi a quei traguardi di sostenibilità che tante istituzioni e soggetti indicano come virtuosi”.

Chiara Marando

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