Il magazine della cooperativa sociale Proges

Centro Servizi Sidoli, primo concerto per la completa riapertura degli accessi alle famiglie

Una mattinata sulle note musicali di grandi Maestri compositori ha permesso di creare un vero e proprio momento da ricordare al Centro Servizi Sidoli di Parma, gestito dalla cooperativa Proges.

A suonare per i presenti, direttamente dal Conservatorio di Parma, sono stati Mihail Ion e Nicole Campanini (allievi della professoressa Rosa Segreto), Matteo Carigi (allievo del Maestro Plotino), Alessio Berlinguer (allievo del Maestro Molinelli). Con la loro capacità artistica hanno coinvolto e commosso attraverso le musiche di Haendel\Halvorsten, Vivaldi, Bach e Wienawski.

Ma il concerto non ha rappresentato solo una più che piacevole occasione di intrattenimento per gli ospiti della struttura ma ha voluto celebrare la completa riapertura degli accessi alle famiglie, dopo il lungo periodo di chiusura imposto dalla pandemia e il successivo controllo degli ingressi, richiesto dalle disposizioni di sicurezza stabilite per le strutture assistenziali.

Ecco quindi che le emozioni sono scaturite certamente dalle sensazioni positive che la musica ha il potere di trasmettere, ma sono state altresì accresciute dall’importante valore presente e futuro che questo evento ha voluto raccontare.

La riapertura completa ai famigliari all’interno dei luoghi protetti, ci ha spinto a festeggiare con la musica questo traguardo raggiunto dopo il periodo pandemico.  – spiega Giuseppe Gaiani, responsabile progettazione attività di animazione anziani Proges – Così, il Centro Servizi Sidoli ha ospitato il primo concerto itinerante di giovani talenti del Conservatorio A. Boito di Parma, che con il loro ensemble di violini delizierà nelle prossime settimane altri due servizi della cooperativa. Musiche di Bach, Vivaldi Wieniawski, Paganini e di altri autori saranno la colonna sonora di questi incontri che hanno visto le strutture interessate intraprendere in questi anni un percorso di musicoterapia e guida all’ascolto musicale. Il potere benefico e stimolante della musica accompagna spesso le giornate degli ospiti all’interno delle nostre strutture e, insieme al progetto di musicoterapia, arricchisce di conoscenza ed emozione tutti i partecipanti all’iniziativa. Concludo ringraziando la professoressa Rosa Segreto per averci aiutato nell’organizzazione”.  CM

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