Il 26 giugno l’assemblea dei soci della cooperativa sociale Kaleidoscopio ha approvato il progetto di fusione con Proges. La stessa delibera è stata votata il 27 giugno dall’assemblea dei soci Proges.
L’operazione sarà completata entro il 2025.
Abbiamo intervistato Cristian Gaiani, presidente di Kaleidoscopio, e Maria Rosaria Bosco, vicepresidente, per ripercorrere la storia di Kaleidoscopio e approfondire la decisione di procedere alla fusione delle due cooperative.
Maria Rosaria, puoi raccontarci la storia della cooperativa?
Innanzitutto precisiamo che tutto è partito nel settembre 2003 con la nascita di Kaleidos. Kaleidoscopio è arrivata nel 2014.
Kaleidos è nata per volontà di nove socie: Angela Prencipe (che ancora fa parte del Cda), la sottoscritta e sette ragazze prevalentemente di origine straniera.
Proges ha creduto fin da subito nella nostra idea ed è diventata socio sovventore, mettendoci a disposizione le sue competenze. Direi che il movimento cooperativo, nel suo complesso, ha apprezzato questo progetto di sole donne.
Siamo partite gestendo i primi nidi familiari e domiciliari quando ancora questi servizi non erano previsti dalla legge regionale dell’Emilia Romagna. Nel 2005 abbiamo aperto il nostro primo nido domiciliare in via Liguria a Parma (ancora attivo), quindi siamo andati a gestire i nidi domiciliari di Fontanellato, Medesano, Sala Baganza, San Secondo.
Poi sono iniziate le collaborazioni con le scuole?
Esatto. Abbiamo vinto i primi appalti per la gestione dei servizi di pre-scuola e ludoteche di alcuni Istituti Comprensivi. Poi, sempre in partnership commerciale, ATI o subappalto con Proges, ci siamo aggiudicati la gestione dello Spazio Bimbi Eurotorri a Parma, centri gioco pomeridiani, il nido d’infanzia e il servizio di integrazione scolastica di Soragna, i nidi di Sissa e di Trecasali. Nel 2012 è iniziata la collaborazione con Ikea (tutt’oggi in corso), per la quale negli anni abbiamo gestito gli Smaland in diversi loro negozi italiani, Gorizia, Chieti, tre a Milano, Bologna, Parma, Rimini.
Poi è arrivata Kaleidoscopio.
Sì, nel 2014 Kaleidos ha incorporato la cooperativa di Viareggio Primavera, una realtà simile alla nostra che operava nel territorio toscano. A seguito di questa operazione in questa regione abbiamo gestito alcuni servizi di assistenza domicialiare, il centro psichiatrico Ulisse, alcuni servizi per anziani, fermo restando che l’attività educativa è sempre stata quella preminente.
Consentimi di citare e ringraziare tutti i nostri presidenti: Angela Prencipe, Deborah Greco, Marco Papotti e Cristian Gaiani.
Cristian, da Kaleidos a Kaleidoscopio, a Proges. Perchè Proges?
La decisione di fondersi con Proges non è dovuta a necessità di bilancio ma a opportunità commerciali e di sviluppo. Kaleidoscopio è arrivata a esprimere un valore della produzione di 3 milioni, a garantire occupazione a 120 tra soci e dipendenti e ad accantonare un patrimonio che è cresciuto, grazie agli utili di esercizio, dai 400.000 euro del 2018 ai 600.000 attuali.
L’unificazione delle due cooperative nasce con l’obiettivo di favorire lo sviluppo territoriale e l’acquisizione di nuove quote di mercato da parte di Proges, attraverso l’integrazione e il rafforzamento delle reti commerciali, la condivisione degli stakeholder e dei know how.
Grazie all’operazione di incorporazione Kaleidoscopio potrà garantire ai propri soci occupazione stabile, permettendo loro di partecipare in una cooperativa maggiormente patrimonializzata e strutturata, in grado di poter offrire percorsi di carriera e di affrontare un contesto di mercato in continuo mutamento in termini socio-economici.
I risultati di Kaleidoscopio sono stati possibili grazie al lavoro e alla competenza delle sue lavoratrici e lavoratori.
Proges si arricchisce di altissime professionalità che sarebbe impossibile reperite sul mercato.
I presupposti sono ottimi, per tutti.
Andrea Marsiletti