Le adozioni di tre spazi verdi in altrettanti parchi di Trento, in accordo col Comune, sono il cuore di un progetto pedagogico che ha visto la partecipazione dei nidi Clarina e viale dei Tigli di Proges Trento.
L’iniziativa ha suscitato l’interesse della RAI che l’ha valorizzato con un servizio del TG regionale (leggi).
I bambini hanno posato sassi scelti e colorati da loro, impegnandosi, insieme alle famiglie ed educatrici, a prendersi cura delle aiuole.
“E’ un messaggio anche per grandi” sottolinea l’assessora comunale all’istruzione Elisabetta Bozzarelli: “Ogni venerdì saranno realizzati piccoli lavori di manutenzione. Piccoli nel senso di fatti da piccole mani ma con un grande portato che lascia un segno nella città. Per il mondo adulto è riconoscere l’importanza dei più piccoli.”
“La comunità e il territorio sono un bene prezioso di cui tutti, grandi e piccini, sono chiamati a prendersi cura. Nasce da questa consapevolezza il progetto che quest’anno, per la prima volta, ha messo in rete le scuole dell’infanzia e i nidi d’infanzia di Proges Trento, della zona sud della città” dichiara Mariangela Minati, presidente di Proges Trento. “Si tratta di un’attività frutto di anni di intense collaborazioni che nel tempo si sono consolidate attraverso il lavoro progettuale tra i servizi della fascia 0-6 anni. Queste relazioni hanno trovato concretezza in un gesto che ha l’obiettivo di imprimere un messaggio importante di rispetto del bene comune e di crescita di una responsabilità collettiva.
L’adesione al progetto del Comune di Trento ‘Adotta un’aiuola’ ha fatto sperimentare a bambini e famiglie la bellezza di essere protagonisti di azioni che migliorano la qualità di vita di tutti. Crediamo che, attraverso la condivisione di un forte sentimento di partecipazione e cura del territorio, si possa, a piccoli passi, contaminare il pensiero di molti in un’ottica di attenzione al benessere delle persone e della natura. Il progetto esprime la nostra intenzione di creare uno spazio pensato per i bambini condiviso con la Comunità educante che si sente coinvolta e partecipe nei processi di crescita delle nuove generazioni.
Non ci interessa essere i primi a progettare questa iniziativa. Per noi è importante far ‘passare’ un messaggio di cura, attenzione e responsabilità”. AM
