Al civico 109 di via Adriano c’è una residenza per anziani che qualche giorno fa si è trasformata in un piccolo mondo di colori e profumi grazie a un’iniziativa semplice ma capace di lasciare il segno: una merenda con il carretto del gelato artigianale, offerta da Stefano Battaglia, titolare della gelateria “Il Lato Dolce”, e dalla sua collaboratrice Elisabetta.
Stiamo parlando della RSA Adriano gestita dalla cooperativa sociale Proges.
Il loro arrivo ha portato una ventata di allegria, e in pochi minuti gli ospiti e i familiari presenti si sono ritrovati circondati da coppette e coni pieni di lampone, pistacchio, uva fragola, crema, mango e cioccolato. Ma più dei gusti, a colpire è stata l’energia. Gli occhi lucidi, le risate, l’attesa davanti al carretto come fosse una festa d’estate in piazza. Un’emozione che ha coinvolto tutti: ospiti, familiari, operatori.
“Quando Laura, che lavora in RSA ed è un’amica, mi ha proposto di portare il gelato agli ospiti, ho detto subito sì, senza pensarci”, racconta Stefano. “Quello che non mi aspettavo era la reazione. Sono rimasto colpito dalla sensibilità che ho trovato qui. Gli sguardi, la calma… era come se per qualche ora tutto il resto si fosse fermato. Ci hanno accolto come se portassimo un regalo enorme, e in fondo lo era: era un momento di leggerezza, una piccola coccola.”
Stefano ha fondato la sua gelateria otto anni fa nel quartiere Cascina Gatti con l’idea che il gelato potesse essere più di un prodotto da banco: un punto di ritrovo per la comunità.
“Ho una figlia di nove anni e so cosa rappresenta un cono di gelato in famiglia. È un pretesto per stare insieme. La mia gelateria è nata per questo: essere un angolo dolce di socialità, dalla mattina fino alla sera.”
Da sempre “Il Lato Dolce” organizza attività con scuole, chiese, oratori. Aprono le porte del laboratorio per far scoprire ai bambini la lavorazione artigianale, per insegnare che dietro un gusto c’è impegno, passione, storia. Ma quello in RSA è stato diverso, dice Stefano:
“Molti ospiti si sono avvicinati increduli, con entusiasmo. E’ stato commovente. Mi ha colpito la calma, la pace. Lì non c’erano clienti che corrono, richieste impazienti. Non c’era fretta. Solo il piacere del momento. Ci perdiamo spesso nelle piccolezze, ma lì ho ritrovato qualcosa di vero. Mi sono sentito bene. Mi hanno lasciato qualcosa dentro. Se invitati nuovamente, torneremo di sicuro!”.
Sorrisi, occhi lucidi, qualche risata: gesti semplici che, in quel pomeriggio d’estate, hanno reso speciale una giornata qualunque. Una coppetta alla crema, un momento condiviso con i propri cari, un attimo di leggerezza vissuto insieme. Anche questo è prendersi cura: creare occasioni vere, umane, per stare bene insieme. FR