Il magazine della cooperativa sociale Proges

Il primo anno di presidenza di ParmaInfanzia. Intervista a Irene Cordero

A un anno dall’inizio del suo mandato, la presidente di ParmaInfanzia Irene Cordero traccia un bilancio delle sfide affrontate e dei traguardi raggiunti, approfondendo le peculiarità della società del Comune di Parma partecipata dalla cooperativa Proges, che si occupa della gestione dei servizi educativi. Un’analisi del percorso compiuto fino a oggi, ma anche l’anticipazione di alcune idee relative all’indirizzo che guiderà il futuro della realtà parmigiana dedicata all’infanzia.

Ripercorrendo questo suo primo anno da presidente di ParmaInfanzia, quale bilancio si può delineare?

“Senza dubbio estremamente positivo, e questo lo dico in linea generale sia per quanto riguarda il riscontro da parte delle famiglie, sia sotto il profilo organizzativo interno. Mi riferisco in particolare all’ottima sinergia riscontrata tra i componenti del Consiglio di amministrazione, espressione della collaborazione tra soggetto pubblico e privato, ma anche al meraviglioso dialogo instaurato con il coordinamento pedagogico a livello dirigenziale e dei vari settori dedicati ai servizi educativi del Comune.

Questo è stato un anno iniziato con la nuova aggiudicazione del bando di gestione da parte della cooperativa Proges, condizione che ci mette quindi davanti a un orizzonte temporale più lungo per poter portare avanti il percorso intrapreso.”

Nel quadro appena descritto, il ruolo di presidente come si inserisce?

“Diciamo nella veste di facilitatore nello scambio tra parte privata e parte pubblica, ossia traducendo i bisogni espressi da entrambi. Una sorta di direttore d’orchestra che agisce al fine di creare una armonia tra le parti. Questo è il ruolo del presidente, ma anche del Consiglio di amministrazione nel suo complesso”.

 

Intervista – Caterina Bonetti: “I punti di forza dei servizi educativi del Comune di Parma e il ruolo di ParmaInfanzia”

 

Parlando più in generale, a suo parere quali sono i punti di forza di una realtà come ParmaInfanzia oggi?

“Sicuramente il lavoro svolto e l’offerta proposta sono mirati a rispondere nel modo più completo possibile alle esigenze delle famiglie. Quello che si nota è la costante e importante capacità e disponibilità all’ascolto, personale educativo e coordinatrice pedagogica rappresentano figure di riferimento nel dare riscontri il più esaustivi e rapidi possibili alle famiglie nei diversi ambiti di riferimento”.

C’è un ambito in particolare che richiede particolare attenzione?

“Il punto focale, non solo oggi ma nei prossimi anni, è la necessità di continuare sempre di più a specializzarsi nei confronti delle esigenze legate ai bambini con certificazione 104, quindi esigenze educative specifiche e particolari. Questo è un aspetto sul quale si sta lavorando molto per migliorarsi ulteriormente”.

Prima ha parlato di soddisfazione espressa dalle famiglie, a cosa si riferiva?

“Rispondo sintetizzando attraverso i numeri per dare una idea del contesto generale. Su un totale di 27 servizi a gestione ParmaInfanzia, sono oltre 700  posti occupati nel 2025 al nido e oltre 880 alla scuola dell’infanzia, con un livello di customer satisfaction al 95%. A questo aggiungo che, sicuramente, l’aver velocizzato le tempistiche di assegnazione dei posti ha fatto la differenza, si tratta di un aspetto importante nell’organizzazione familiare”.

Parlando di futuro, quali sono gli obiettivi?

“Cercare sempre di insistere, come stiamo facendo, sul percorso intrapreso mirato a dare risposte, soluzioni e sempre maggiori strumenti alle famiglie. Ciò si traduce internamente in una costante e intensificata formazione del personale, l’impostazione di progetti pedagogici in linea con tematiche urgenti e odierne. Penso in particolare al tema dell’alimentazione, dell’inclusione, dell’attività motoria di base. Mi piacerebbe dotare il personale di questi strumenti e dare l’opportunità ai bimbi e alle famiglie di poter sfruttare queste occasioni in base alle esigenze “.

Chiara Marando

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