Il magazine della cooperativa sociale Proges

Il Totem di Reggio Emilia rinnova i suoi spazi e il suo ruolo di avanguardia nei servizi educativi

E’ una grande emozione essere qui con tutti e tutte voi, ed è per me motivo di orgoglio presentare i nuovi spazi e arredi di Totem. Li abbiamo realizzati quest’estate a tempo di record grazie a un grande lavoro collettivo e con il supporto di Play+ nelle professionalità di Maurizio Fontanili e Sebastiano Longaretti, In un periodo storico in cui non è facile investire.

Così Stefania Venturi, regional manager di Proges, ha aperto la mattina di presentazione dei nuovi nido e scuola dell’infanzia Totem di Reggio Emilia davanti a bambini, famiglie e autorità cittadine.

L’evento è stato un’occasione di incontro e festa, impreziosito dai saluti istituzionali, da narrazioni bilingue e da un aperitivo conviviale.

 

 

Il Nido Scuola Totem ha riaperto quest’anno il 26 agosto dopo un intervento di ristrutturazione e rinnovo degli ambienti” racconta Rita Lorena Paone, coordinatrice pedagogica del servizio. “C’è anche una grande novità pedagogica: dopo oltre quindici anni di sperimentazione, abbiamo scelto di estendere progressivamente il curriculum bilingue a tutte le sezioni, accogliendo l’interesse crescente delle famiglie”.

Attualmente il Totem ospita due sezioni di nido (9–36 mesi) e una sezione di scuola dell’infanzia (3–5 anni) don curriculum bilingue, mentre una sezione italiana si avvierà verso la stessa transizione a partire dal prossimo anno educativo.

 

 

Il bilinguismo, da sempre tratto distintivo del Nido Scuola Totem, si fonda su una presenza costante e dialogica di due insegnanti: una italiana e una madrelingua inglese. “Non si tratta di un’ora di lingua o di una traduzione – spiega Rita Paone – ma di due ‘corrimano linguistici’ che accompagnano i bambini nella quotidianità. L’apprendimento nasce in modo naturale, nel gioco e nella relazione, senza aspettative di performatività, ma nella fiducia che i bambini si muovano spontaneamente tra le lingue“. Questo approccio intreccia la dimensione linguistica con quella dei “cento linguaggi dei bambini”, in coerenza con la filosofia educativa di Reggio Emilia: “Offriamo ai bambini un ulteriore strumento per conoscere il mondo, tra parole, gesti, immagini, suoni e materiali, sostenuti anche dalla figura dell’atelierista“.

Nel 2010 il Nido Scuola Totem iniziò la sperimentazione del percorso bilingue in collaborazione con Reggio Children, l’Università Bicocca di Milano e la famiglia del flautista Andrea Griminelli, segnando la prima esperienza di Nido Scuola bilingue inglese a Reggio Emilia.

Federico Ruozzi, presidente Istituzione scuole e nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia, ha ricordato che “il sistema dei servizi educativi di Reggio Emilia è integrato e la sua riconosciuta qualità nel mondo si fonda sulla collaborazione tra i vari soggetti che lo compongono, pubblici e privati. Esperienze come Totem arricchiscono tutti e svolgono una funzione di pungolo, facilitatore e avanguardia.

 

 

Con tanti di voi ho un legame molto forte, da tempo” premette Maddalena Tedeschi, pedagogista dell’Istituzione nidi e scuole d’infanzia e di recente nominata presidente di Reggio Children. “Questo è stato fin dall’inizio un nido di avanguardia, non solo per il bilinguismo. Rinnovare gli ambienti vuol dire ricercare un’ulteriore valorizzare dei diritti dei bambini e delle bambine che devono essere messi sempre al centro. Gestione pubblica diretta e gestione cooperativa sono da sempre parti dell’Istituzione.

Michela Bolondi, presidente di Proges, ha ripercorso la storia di Totem: “Ci volle coraggio nel 1998 a costituire la cooperativa di donne Totem. Qui si è sperimentato non solo il bilinguismo, ma una pedagogia innovativa. Nel 2014 Totem entrò nella cooperativa Ambra, e quindi in Proges nel 2022 con l’ingresso di Ambra in Proges. Questa sarà la casa dei bambini, delle loro famiglie e delle colleghe educatrici.

In rappresentanza di Proges c’erano anche il direttore generale Francesco Altieri, il direttore sviluppo Marco Papotti e gli specialist dell’area socio-educativa Francesca Gavazzoli, Ilaria Dall’Olio e Sara Manzini.

“L’idea di questo nido è nata nel 1990 e si è concretizzata nel 1998 con passione, amore e sacrificio. Oggi noi quattro fondatrici del Totem (la sottoscritta, Laura, Margherita e Federica), qui presenti, passiamo la prima locandina dell’inaugurazione di questo bellissimo posto, come se fosse il testimone in una staffetta, a un nuovo gruppo di donne” conclude Mirosa Maccio.

 

 

Con spazi rinnovati e un progetto pedagogico che guarda al futuro, il Totem rilancia il suo impegno per costruire una scuola dell’infanzia aperta, inclusiva e internazionale. AM

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