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Il Liceo Steam International Parma chiude il primo ciclo di studi con risultati eccellenti alla maturità

Grande soddisfazione e orgoglio per il Liceo STEAM International Parma, che celebra in questi giorni il completamento del suo primo ciclo di studi quadriennale, culminato con risultati eccellenti agli esami di Stato. Per la prima volta, gli studenti di questo percorso innovativo hanno affrontato e superato “la maturità”, segnando un importante traguardo dalla fondazione del Liceo.

I dati numerici testimoniano il successo di questo modello educativo all’avanguardia: ben il 31% degli studenti ha ottenuto una valutazione compresa tra 90 e 100, il 12% dei quali con il massimo dei voti. Considerando anche gli studenti con un punteggio di uscita tra 80 e 89, la percentuale sale al 56%. Questi risultati sono ancora più significativi se considerati alla luce di un percorso liceale in quattro anni anziché cinque, a fronte del medesimo esame di maturità previsto per i licei scientifici quinquennali. Un quadro formativo che si completa con prove quali esami Cambridge di Mathematics, Global Perspectives e English affrontate nel corso del quadriennio, che hanno consentito agli Steamer di affinare competenze trasversali cruciali attraverso molteplici esperienze progettuali e di lavoro in équipe.

 “L’esito degli esami ha confermato la validità della scommessa culturale e didattica della sperimentazione STEAM International, una sperimentazione a indirizzo scientifico-tecnologico ma con una forte componente interdisciplinare, fondata sull’ingaggio diretto degli studenti nel loro percorso formativo, caratterizzata da un’impronta laboratoriale che sfida continuamente le ragazze e i ragazzi ad applicare un approccio progettuale.  – commenta il Preside Giovanni RonchiniDopo quattro anni, e in virtù di quanto si è osservato in questa prima maturità, possiamo dire che ne valeva davvero la pena e che forse, nel nostro piccolo, siamo riusciti a realizzare una scuola entusiasmante e al tempo stesso formativa, in grado di unire e garantire il rigore della preparazione liceale con una impostazione dinamica e una grande attenzione alla persona”.

 

 

LA PAROLA AGLI STUDENTI

“Il Liceo STEAM per me è stato molto più di una scuola. –  racconta Mattia – È stato il luogo dove, grazie ai docenti e a tutto il personale scolastico, siamo cresciuti non solo dal punto di vista didattico, ma anche e soprattutto sul piano umano e relazionale. È un luogo che mi ha permesso di entrare in stretta relazione con compagni, adulti e aziende e che mi ha aiutato ad aprire lo sguardo verso il futuro. Anche grazie allo STEAM, infatti, sono riuscito a fare una scelta universitaria consapevole. Penso che, pur richiedendo impegno, sia un percorso che lascia il segno, che accompagna davvero i ragazzi e non li lascia soli nel momento in cui devono costruire il proprio futuro”.

“Se dovessi sintetizzare l’esperienza del percorso STEAM in una parola, sceglierei ‘trasversalità’. Questo approccio educativo non solo colma il divario tra discipline scientifiche e umanistiche, ma anche tra teoria e pratica, studio e applicazione, competenze tecniche e abilità trasversali, “hard skills” e “soft skills”.  – sottolinea Ludovica – Sono convinta che questo percorso mi abbia fornito una visione più ampia e complessa della realtà, favorendo la mia crescita non solo come studente, ma anche come cittadino del mondo. Questo anche grazie alle numerose esperienze con partner esterni nel corso degli Action Learning Lab, durante i quali abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con challenge pratiche che spaziavano da soluzioni scientifiche innovative, a campagne di marketing, fino all’ideazione di strumenti per il tutoring digitale. La stessa varietà si riflette anche nella proposta di progetti PCTO e attività extrascolastiche. Non avrei mai immaginato, ad esempio, di essere un giorno ospite alla LIUC per un contest lanciato da Barilla e l’altro in Dallara a far correre una vettura di Formula 1 in miniatura.

La diversità delle materie studiate mi ha permesso di esplorare ambiti nuovi e di percepire un sapere moderno olistico, che non si limita alla sola sfera scientifica, come spesso sembra emergere dal mondo circostante del progresso tecnologico accelerato”.

“Sono stati quattro anni pazzeschi che mi hanno aiutato non solo dal punto di vista didattico, ma soprattutto da quello umano. Sono maturato come persona, ho acquisito consapevolezza e conoscenze, e questo anche grazie ai professori che hanno saputo accompagnarci, farci crescere, supportarci. aggiunge Raffaele Lo Steam è una scuola unica, con una istruzione innovativa che regala uno sguardo globale, che apre la mente, e io non finirò mai di ringraziare questo percorso per tutto quello che mi ha dato e lasciato”.

“Siamo giunti alla fine di un percorso tanto intenso, quanto ricco di esperienze speciali che porterò sempre con me. – conclude Viola – In questi anni ho imparato a riconoscere i miei limiti e a impegnarmi ogni giorno per superarli; ho avuto la possibilità di prendere parte a esperienze e progetti unici che mi hanno insegnato tanto, non solo a livello scolastico, ma anche e soprattutto, umano; ho costruito relazioni preziose con compagni e professori, che spero proseguiranno e mi sono appassionata a materie con cui non ero mai entrata in contatto prima. Conserverò con cura i valori, i momenti e gli insegnamenti ricevuti, sperando che possano essere la base su cui costruire il mio futuro”.

Il Liceo STEAM International Parma si è distinto fin dal suo esordio per l’approccio multidisciplinare che integra Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica (STEAM) con una prospettiva internazionale. Un ambiente dinamico e stimolante, volto a incoraggiare curiosità e creatività, permettendo ai ragazzi  e alle ragazze di sviluppare solide competenze nelle discipline tradizionali e capacità trasversali fondamentali come il problem solving, il pensiero critico e la collaborazione.

La determinazione dimostrata dagli studenti nel superare le prove ha rappresentato non solo una verifica accademica, ma anche un momento di crescita personale.

Chiara Marando

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