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L’insegnante Lucia Ferrari racconta la scuola dell’infanzia Mario Lodi

“La nostra scuola dell’infanzia ha una lunga tradizione educativa all’interno della città, e una forte identità che col tempo si è rinnovata per restare al passo delle nuove esigenze dei bambini e delle famiglie.”

Con queste parole l’insegnante Lucia Ferrari ha presentato la scuola dell’infanzia Mario Lodi di Parma in vista dei due Open Day del 12 gennaio alle ore 18 e del 20 gennaio alle 10.

 

 

Qual è l’approccio pedagogico che guida le azioni della scuola?

La scuola utilizza un metodo che definiamo “esperienziale psico-motorio”. L’esperienza diretta dei bambini è il motore per lo sviluppo delle competenze specifiche: tutto parte sempre dall’osservazione del contesto e dai rimandi e dalle richieste dei bambini che poi vivono esperienze dirette sulla realtà di conoscenza delle proprie emozioni e di condivisione con il gruppo.

Il metodo è prevalentemente laboratoriale, dove il laboratorio non è solo un luogo fisico ma un pensiero del fare.

Un altro strumento che utilizziamo è la pedagogia dell’arte, ovvero intendiamo l’arte (soprattutto contemporanea) come un veicolo educativo di scoperta di se stessi e dello spazio e l’antidoto contro l’omologazione del pensiero e dell’estetica.

 

 

La scuola dispone di grandi spazi, interni ed esterni. Gli spazi esterni, in particolare, diventano un’aula privilegiata di esperienze così come quelli naturali sul territorio. L’outdoor education è un cardine su cui si fonda la scuola.

Aggiungo che la nostra è una scuola a orientamento cattolico che si esprime attraverso il riconoscere determinati valori che vengono indagati insieme ai bambini.

Siamo organizzati in 4 sezioni miste con al massimo 25 bambini per sezione e un organico di 11 adulti tra docenti, assistenti educativi e personale ausiliario di supporto.

 

 

Come le famiglie possono partecipare alla vita della scuola?

Le famiglie vengono coinvolte sempre alla presentazione della progettazione dell’anno scolastico e nella restituzione della verifica dei progetti alla fine dell’anno. Ogni anno organizziamo una mostra che resta aperta vari giorni a cui possono partecipare le famiglie per respirare e rendersi conto di quello che è stato il vissuto dei bambini. Abbiamo uno sportello per i colloqui con le famiglie aperto ogni settimana e un comitato per la verifica della mensa.

Quali sono gli orari della scuola?

La scuola è aperta dalle 8 alle 16. Per andare incontro alle esigenze della famiglie è attivo sia il pre scuola che il doposcuola che arriva fino alle 18. Organizziamo il centro estivo a luglio per quattro settimane.

Quali sono i progetti che più caratterizzano la scuola?

Ogni anno definiamo una proposta educativa e didattica che attiva progetti specifici.

Da sempre realizziamo il “progetto biblioteca” che coinvolge le famiglie con il prestito settimanale dei libri a casa e noi insegnanti a scuola con iniziative su tutta la sfera linguistica, quali, ad esempio, racconti continuati, racconti di storie, poesie.

Collaboriamo con l’asineria di Reggio Emilia attraverso il progetto “Sostare all’aria aperta”: i bambini sono accompagnati dalle guide in ambienti naturali in compagnia degli asini, instaurando un approccio all’animale fortemente educativo.

 

 

Puntiamo molto sull’espressione grafica ed artistica. Quest’anno abbiamo dedicato una stanza alla libera espressione dei bambini attraverso il segno grafico e il colore, senza giudizio, senza aspettative.

Abbiamo anche realizzato una stanza completamente oscurata nella quale i bambini fanno esperienze di ricerca scientifica e visiva con tavole e lavagne luminose che approcciano la realtà con modalità fantastiche.

Infine cito il progetto “orto inclusivo”: nel giardino della scuola, con l’aiuto di esperti, i bambini procedono alla semina e poi si prendono cura della crescita delle piante, osservando nel tempo quel mondo di insetti e farfalle che si sviluppa intorno.

E’ sempre dall’esperienza diretta il punto di partenza.

Dove si trova la scuola?

La scuola si trova nel quartiere Cittadella, in via Picedi Benettini (zona adiacente alle poste di via Montebello) a Parma.

Andrea Marsiletti

 

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