Sabato 11 ottobre si è tenuta alla Casa Residenza Anziani Santa Rita di Soragna (PR) la terza edizione di “Cuori e Cure – Prendersi cura di chi cura”.
L’evento, organizzato da Proges in collaborazione con il Comune di Soragna e con il Distretto di Fidenza dell’AUSL di Parma, è dedicato a chi si prende cura degli anziani, nelle Case Residenza, nei servizi e a domicilio: operatori, educatori, personale sanitario, familiari, caregiver, associazioni e istituzioni del territorio. In questa prospettiva inclusiva, Cuori e Cure rappresenta uno spazio prezioso di incontro e scambio di esperienze sul lavoro di cura.
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali di Monica Francesca Muscimarro (Assessore Scuola, Pari Opportunità, Sociale e Digitalizzazione del Comune di Soragna), Silvia Orzi (Direttrice del Distretto di Fidenza dell’AUSL di Parma), Livia Ludovico (Responsabile medico del Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze dell’AUSL di Parma – Distretto di Fidenza) e Vittoriano Belforti (Medico di struttura della CRA Santa Rita). Hanno fatto gli onori di casa Giulia Rivioli (direttrice della CRA Santa Rita) e Francesca Corotti (vicepresidente di Proges).
In particolare, Giulia Rivioli ha sottolineato il valore dell’iniziativa per la comunità locale, evidenziando come la RSA Santa Rita abbia aperto le porte non solo agli addetti ai lavori ma all’intera cittadinanza, affinché tutti possano sentirsi parte attiva di una rete di cura e solidarietà. Francesca Corotti, dal canto suo, ha condiviso la visione di Proges, sottolineando l’importanza di riconoscere e sostenere il benessere degli operatori sociosanitari e dei caregiver familiari, senza i quali ogni servizio di assistenza perderebbe la sua efficacia e umanità.
Dopo i saluti ufficiali, il cuore della mattinata è stato animato da un incontro moderato dallo psicologo Alessandro Fusaro, che ha visto come protagonisti Marco Annicchiarico e Luca Lodi, autori di due recenti libri sul tema (I curacari, Einaudi 2022; Lunafasia, Dapero 2019). I due hanno condiviso le loro esperienze, rispettivamente di figlio caregiver di una madre con Alzheimer e di operatore e formatore che vive ogni giorno la realtà delle residenze per anziani. Le riflessioni, accolte con emozione dal pubblico, hanno suscitato a loro volta altre testimonianze e racconti dei presenti: familiari, operatori, ma anche ospiti.
Il moderatore Alessandro Fusaro ha arricchito la discussione con il suo sguardo da psicologo, creando collegamenti tra le testimonianze personali degli autori e gli aspetti più generali del benessere di chi opera nella cura. Fusaro ha evidenziato come negli ultimi anni, anche grazie a iniziative come questa, sia cresciuta la consapevolezza dell’importanza di aver cura di sé per i professionisti sociosanitari, affinché possano prendersi cura degli altri in modo efficace e sereno. Le parole del moderatore hanno fatto da filo conduttore, ribadendo il messaggio centrale dell’evento: la cura è un processo corale, che coinvolge tanto il ricevente quanto il donatore di cura, in uno scambio reciproco di energie e significati.
Nel pomeriggio, laboratori e attività esperienziali hanno dato ulteriore concretezza ai temi discussi, trasformando le idee in pratiche condivise. L’installazione ludica di Officina Clandestina, un progetto artistico-pedagogico, ha rievocato memorie lontane con i suoi giochi in legno riciclato, con cui persone di tutte le età – anziani, nipoti, operatori, cittadini – hanno potuto giocare insieme, riscoprendo il piacere dello scambio intergenerazionale. L’attività di Officina Clandestina ha così incarnato perfettamente lo spirito di Cuori e Cure: prendersi cura significa anche creare momenti di leggerezza, socialità e rispetto per l’ambiente, dove la comunità si stringe intorno ai suoi membri più fragili in modo gioioso e creativo.
Sempre nell’ambito delle attività pomeridiane, è stato raccontato “Radio anche Noi”, il podcast radiofonico ideato da Proges per dare voce agli anziani ospiti delle proprie strutture.
Giuseppe Gaiani, responsabile delle attività di animazione di Proges, ha spiegato come “Radio anche Noi” nasca dal desiderio di conoscere e condividere le storie, le esperienze e la memoria degli ospiti delle CRA, offrendo loro uno spazio in cui raccontarsi e sentirsi protagonisti attivi. Si tratta di un vero programma radio, scelto come mezzo privilegiato perché “nessun altro media lascia spazio ai ricordi e all’immaginazione come la radio”. Gli anziani sono dunque i conduttori e narratori delle varie puntate, ciascuna delle quali sviluppa un tema specifico (dalla musica all’arte alla poesia) rivissuto attraverso le loro parole e i loro ricordi. Ogni puntata diventa un affresco di testimonianze preziose da preservare per il futuro, in quanto custodi di vite, vicende personali e di un patrimonio di valori e tradizioni quotidiane.
Attraverso un video, alcuni ospiti della RSA Santa Rita coinvolti nel progetto hanno condiviso dal vivo brevi estratti delle loro storie, emozionando i presenti: c’è chi ha rievocato una canzone d’altri tempi legata a un amore giovanile, chi ha recitato versi di una poesia imparata a memoria da bambino, chi ha raccontato aneddoti di vita contadina ormai lontana. Tutto questo è Radio anche Noi: racconti, storie ed emozioni che prendono forma attraverso la voce degli anziani e arrivano al cuore di chi ascolta.
“Cuori e Cure – Prendersi cura di chi cura” si è così confermato un appuntamento dal profondo significato comunitario, intrecciando momenti formativi e momenti esperienziali, riflessione e festa, sempre mettendo al centro il riconoscimento, la condivisione e la valorizzazione dei saperi e delle pratiche di cura. GC