Nei giorni 24 e 25 giugno si è svolta un’importante iniziativa formativa rivolta agli operatori di alcune strutture per anziani della cooperativa Leone Rosso, realizzata grazie alla collaborazione con la cooperativa Proges. La partnership tra le due realtà, fondata su una visione comune di cura e inclusione, ha reso possibile l’organizzazione di due giornate intense e partecipate all’insegna del confronto professionale e della crescita condivisa.
La formazione ha coinvolto oltre venti operatori provenienti da diverse strutture residenziali, affrontando con taglio teorico-pratico tematiche cruciali per chi opera quotidianamente in contesti psichiatrici e psicogeriatrici. In particolare l’intervento formativo ha posto al centro la gestione degli agiti aggressivi nei pazienti anziani con problematiche psichiatriche, analizzandone le dinamiche sottostanti, le modalità di contenimento non coercitive e le strategie di prevenzione. Al tempo stesso ampio spazio è stato dedicato al potenziamento della relazione di cura, intesa non solo come strumento terapeutico ma anche educativo e contenitivo, capace di sostenere il paziente nella quotidianità e nei momenti di crisi, contribuendo alla costruzione di un clima relazionale sicuro e rispettoso.
Un’esigenza crescente
Ad aprire i lavori sono stati Manuela Polizzi ed Elisa Verduri per Proges e Francesco Buratti per Leone Rosso, che hanno introdotto la formazione sottolineando l’urgenza di affrontare in modo strutturato e competente le sfide poste dall’invecchiamento della popolazione affetta da disturbi psichiatrici. Gli interventi iniziali hanno posto l’accento sulle trasformazioni in atto nei servizi e le necessità di riadattamento dei servizi offerti.
L’iniziativa nasce in risposta a un trend ormai evidente: l’incremento del numero di pazienti affetti da patologie psichiatriche croniche che invecchiano e che sviluppano condizioni di non autosufficienza. Questo fenomeno, strettamente correlato all’invecchiamento generale della popolazione, sta portando all’attenzione dei servizi geriatrici un’utenza fragile e complessa con bisogni specifici e spesso sottovalutati.
Dopo i 65 anni la prevalenza dei disturbi mentali raggiunge circa il 25%, e cresce ulteriormente oltre gli 80 anni. In particolare nelle RSA si registra un’alta incidenza di depressione, ansia, disturbi psicotici, sintomi comportamentali e deliri, spesso accompagnati da deterioramento cognitivo e da un aumento della disabilità funzionale.
Sempre più frequentemente si assiste all’ingresso in strutture residenziali di pazienti storicamente seguiti dai servizi di salute mentale o dai SERT che, a causa dell’aggravarsi delle condizioni fisiche o cognitive, non rientrano più nei criteri di presa in carico dei servizi psichiatrici tradizionali. Questo comporta una sfida importante per le strutture socio-sanitarie che devono integrare competenze geriatriche e psichiatriche per garantire una presa in carico efficace e dignitosa.
A fronte di quadri clinici complessi e multifattoriali la formazione degli operatori rappresenta uno strumento indispensabile per sostenere un approccio integrato e attento alla persona. È emersa quindi la necessità di dotare il personale di strumenti teorici e pratici in grado di affrontare comportamenti disorganizzati o aggressivi con maggiore consapevolezza e sicurezza, valorizzando al contempo la centralità della relazione, l’osservazione clinica, la comunicazione empatica e la capacità di costruire percorsi individualizzati, coerenti con il modello bio-psico-sociale.
Nasce “Leone Rosso Social District” a supporto delle persone in difficoltà
Una formazione attiva e partecipata
Le giornate formative sono state caratterizzate da dibattiti, esercitazioni pratiche, analisi di casi clinici e momenti di riflessione condivisa tra operatori di diversa formazione e provenienza. Il confronto ha favorito l’emersione di esperienze reali, criticità quotidiane e strategie operative, generando un apprendimento esperienziale e partecipativo.
Particolarmente apprezzati sono stati i contenuti legati alla de-escalation verbale e non verbale, alla prevenzione dei conflitti relazionali e all’importanza dell’ascolto attivo e della comunicazione efficace nei contesti di cura.
I feedback raccolti al termine del percorso sono stati estremamente positivi: gli operatori hanno sottolineato la rilevanza dei temi trattati, la spendibilità immediata delle tecniche apprese e il valore di una formazione che valorizza il loro ruolo e la loro professionalità.
Questa iniziativa conferma l’importanza della collaborazione tra realtà del territorio, come Proges e Leone Rosso, per affrontare insieme le nuove sfide dell’assistenza, investendo nella formazione continua, nella qualità dei servizi e nella centralità della persona fragile.
Arcangelo Perillo