Il magazine della cooperativa sociale Proges

“Sentirsi parte. Il mio lavoro costruisce la città”: formazione e confronto per le educatrici Proges

Sentirsi parte. Il mio lavoro costruisce la città” è stato il titolo dell’evento di apertura dell’anno educativo 2025/26 promosso dal Gruppo di Ricerca Pedagogica di Proges nella mattina di sabato 18 ottobre a Parma.

E’ stata l’occasione per presentare alle educatrici il Manifesto 06, un documento di coordinamento pedagogico che definisce il pensiero, l’identità, la cura e gli orizzonti di sviluppo dei servizi educativi dedicati all’infanzia.

L’incontro si è aperto con un momento musicale interpretato da Giuseppe Meli (violino) e Alessandro Luci (chitarra), seguito dai saluti istituzionali della presidente di Proges Michela Bolondi e della responsabile dei nidi e delle scuole dell’infanzia del Comune di Parma Lisa Bertolini.

 

 

“Stiamo vivendo un periodo storico molto complesso che richiede a una cooperativa come la nostra di definire e mantenere una rotta” introduce Michela Bolondi. “Proges sta tenendo la rotta investendo nel settore educativo che è, per antonomasia, il luogo dove si costruisce la prospettiva del futuro. E lo facciamo innovando, rapportandoci con centri di ricerca e di formazione, università, in dialogo con i territori in cui operiamo. Il posizionamento a cui siamo chiamati è quello di attori di un confronto stimolante e concreto con gli enti pubblici per trovare strategie comuni, percorribili e sostenibili.”

“Porto saluti e parlo anche a nome dell’assessora Caterina Bonetti. In primis voglio riconoscere e valorizzare il vostro lavoro, ringraziandovi per essere ogni giorno al nostro fianco all’interno dei servizi” aggiunge Lisa Bertolini. “I nidi e le scuole dell’infanzia sono spazi generativi di socializzazione che accolgono ogni bambino/a nell’ambito della propria unicità. La vostra attività quotidiana è costitutiva della comunità di Parma. Una città non può limitarsi a uno sviluppo urbanistico ed economico, ma deve puntare a umanità, coesione e consapevolezza.”

 

 

E’ quindi iniziata la relazione di Andrea Pintus del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese culturali dell’Università di Parma, seguita da quella di Chiara Agostini (Università statale  degli studi di Milano) che ha riflettuto sull’agenda FAST per contrastare la denatalità in Italia, affrontando anche il tema del welfare familiare. Arianna Lazzari (Università di Bologna) è intervenuta su “Una visione europea dei servizi verso una traduzione locale delle politiche e delle opportunità”, sulle connessioni tra politiche educative e accessibilità dei servizi. Ha chiuso Andrea Prandin, consulente pedagogico e formatore, che ha relazionato sulla “cura dello sguardo, lo sguardo che cura”, esplorando il ruolo della relazione educativa come spazio di cittadinanza e desiderio.

 

 

Al termine della mattinata Francesca Gavazzoli, specialist manager dell’area socio-educativa di Proges, ha rilanciato i lavori del GRP per l’anno educativo: “Il Manifesto 06 è sempre in elaborazione e aggiornamento. Siamo tutte e tutti chiamati a una sfida coraggiosa e inevitabile che dobbiamo intraprendere insieme, con lo sguardo delle educatrici, dei bambini, delle famiglie, delle comunità.” AM

 

Chiara Zoni è la nuova coordinatrice pedagogica di Proges. INTERVISTA

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