Si è tenuto nei giorni scorsi a Parma il seminario organizzato dal Gruppo di Ricerca Pedagogica (GRP) Proges, un’importante occasione di confronto e riflessione che ha visto riuniti il Cda e la direzione di Proges insieme alle trenta coordinatrici pedagogiche, provenienti da sette regioni italiane, a rappresentare oltre 150 servizi educativi per l’infanzia gestiti dalla cooperativa, distribuiti su 17 province e connessi a una rete complessa di enti pubblici, realtà private e oltre 5000 famiglie.
L’evento si è articolato in due momenti principali: una prima parte dedicata all’illustrazione del Manifesto Zerosei redatto dal GRP e a una riflessione condivisa sulle trasformazioni profonde che stanno attraversando il sistema educativo 0-6 anni, seguita da una seconda fase laboratoriale, con workshop e spazi di confronto operativo.
Ad aprire i lavori, Francesca Giuffredi, Ilaria Dall’Olio e Rita Lorena Paone, membri del GRP, hanno presentato il Manifesto Zerosei del Gruppo, testo che delinea l’identità dei servizi educativi Proges che verrà approfondito da ProgesMag nelle prossime settimane. E’ il punto di partenza per costruire una visione politica e culturale condivisa, capace di orientare il cambiamento nei servizi educativi in risposta alle nuove sfide sociali, demografiche ed economiche.
“I servizi educativi non sono più quelli di vent’anni fa, ma neanche quelli di cinque anni fa – ha sottolineato Ilaria – L’identità dei servizi è dinamica, cambia con i territori e le persone che li abitano”.
Nel suo intervento, Francesca Gavazzoli, Specialist Educazione, ha raccontato la genesi del gruppo come spazio ibrido di pensiero, ricerca, supervisione e progettazione: “La molla propulsiva del GRP è stata legittimare il pensiero come modalità di lavoro. Il nostro obiettivo è costruire visioni condivise capaci di rispondere all’innovazione e alle criticità”.
A chiudere i lavori della mattina, gli interventi di Michela Bolondi e altri rappresentanti della governance, che hanno riconosciuto il valore del lavoro svolto e la necessità di costruire una nuova identità cooperativa: “Siamo cambiati. Lo vediamo ogni giorno, nelle sfide che affrontiamo, nelle relazioni che tessiamo con i territori, nei bisogni delle famiglie, nelle domande che ci pongono i nostri servizi. Ma forse ci è mancata una riflessione più consapevole, più di testa, su cosa siamo diventati” ha dichiarato Bolondi. “Mi porto a casa questo invito: tenere insieme la riflessione e l’azione, anche quando fa paura, anche quando sembra rallentare i processi. Perché è solo lì che possiamo ritrovare la nostra direzione.”
Nel pomeriggio il confronto si è spostato nei laboratori, dove le coordinatrici hanno condiviso esperienze, strumenti e progetti dai territori con i 200 educatori dei servizi preseti e collegati on line.
Per concludere, il seminario del GRP ha rappresentato molto più di un momento di formazione: è stato il prosieguo di un percorso collettivo, dove visione e realtà, servizi e territori si incontrano per immaginare e costruire la Proges del futuro. Un futuro fatto di connessioni, scelte condivise e responsabilità, in cui ogni coordinatrice, ogni educatore, ogni servizio è parte di un grande telaio da continuare a tessere insieme. FR