Il magazine della cooperativa sociale Proges

Un progetto di arti marziali per gli utenti con patologia psichiatrica

Le arti marziali possono essere uno straordinario veicolo di cura e crescita personale.

Così come la bellezza (leggi) e la possibilità di visitare luoghi nuovi.

Dall’unione di questi due elementi Proges ha ideato un progetto innovativo che consiste, appunto, nella loro combinazione.

Il Gruppo Arti Marziali è un progetto destinato a utenti con patologia psichiatrica realizzato per i servizi territoriali di Milano ‘Piano Urbano’ e ‘Residenzialità Leggera – GOM Niguarda’, gestiti dalla cooperativa sociale Proges.

Nasce dall’idea e dalla volontà di un utente esperto, Lorenzo Ghisio, qualificato come istruttore di Noko, di trovare una via di riscatto sociale nella guida e nel supporto di altri utenti con l’obiettivo di incrementare l’autostima e favorire la gestione delle emozioni attraverso la pratica delle arti marziali.

Il Noko è un’arte marziale moderna che prende le tecniche migliori del Ju Jitsu, del Sambo e dello Shooto. La caratteristica del Noko consiste nel negare totalmente la possibilità di mettere ko l’avversario, premiando invece la tecnica e valorizzando il rispetto per ogni avversario.

Le lezioni di arti marziali sono state strutturate in più fasi con difficoltà crescente e hanno visto il coinvolgimento di un maestro guida di Noko, Matteo Besio, e di due tecnici della riabilitazione psichiatrica con l’obiettivo di favorire l’applicazione di un modello stress-reduction, le cui evidenze trovano riscontro nella più recente letteratura scientifica e nella pratica di riabilitazione psicosociale per persone con disabilità psichica.

Il Noko porta la sua attenzione sulla centralità della persona in tutto il suo essere, tenendo conto di potenzialità e limiti. Nell’attività, infatti, gli utenti hanno potuto sperimentarsi e sviluppare nuove strategie per fronteggiare eventi stressanti o ad alto coinvolgimento emotivo.

 

 

Questo progetto è stato supportato dalla comunità locale che ha permesso l’utilizzo di spazi privati (palestra ‘Bodycube’, Milano) per lo svolgimento degli allenamenti.

Allo scopo di consolidare il gruppo di lavoro e valutare l’impatto che la combinazione tra sport e natura ha sulla psiche, è stata organizzata lo scorso 21 giugno una gita a Genova con la collaborazione di un utente dei servizi, Marco, guida turistica sul territorio genovese.

“Ho avuto la possibilità di sperimentare in prima persona i benefici dello sport sul mio benessere psicofisico e praticarlo in mezzo alla natura, che ne aumenta, in modo esponenziale, i vantaggi” ha raccontato Lorenzo Ghisio. “La scelta di Genova è dovuta a molteplici motivi: la vicinanza chilometrica con Milano, la bellezza del territorio che spazia dalle montagne fino al mare permettendo escursioni nel verde, e ultima, ma non per importanza, la presenza di Marco, un utente esperto seguito dal CSM di Genova, guida sul territorio, che ci ha permesso di ammirare ed esplorare delle vere e proprie chicche”.

 

Il mare non è un privilegio per pochi, gli ospiti delle RSA del Gruppo Villa Argento salgono in barca

 

L’idea di praticare l’attività in outdoor nasce dalla necessità di incrementare la motivazione e la coesione di gruppo, facendo leva sui benefici ottenibili dalla correlazione tra natura e sport per prevenire il drop-out.

Secondo alcuni studi, infatti, svolgere un’attività sportiva all’aperto sarebbe associato ad un maggiore impegno e una maggiore aderenza ai programmi di allenamento e di istruzioni, rispetto allo svolgere la stessa attività indoor che porterebbe, invece, a numeri più elevati di abbandono.

Una doppia occasione di crescita e di cura, che ha unito due pratiche positive per il corpo e la mente: le arti marziali e il viaggio.

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