Dalla scorsa settimana commercianti e visitatori del centro commerciale Euro Torri di Parma si sono ritrovati con il naso all’insù per una scena inusuale e straordinaria: una serie di aquiloni enormi ed elaborati sono stati appesi come abbellimento all’interno dello spazio commerciale, dando vita a una vista spettacolare. Dai colori, texture, forme e materiali di differenti tipologie questi aquiloni non sono solo oggetti di grande bellezza, ma anche il frutto di un progetto che ha coinvolto alcuni ragazzi e operatori della Fattoria di Vigheffio, struttura che si occupa di trattamenti riabilitativi biopsicosociali.
L’iniziativa ha preso vita grazie alla collaborazione tra il centro Euro Torri e la Fattoria di Vigheffio, che, attraverso il lavoro e la dedizione dei suoi ospiti, ha dato nuova vita agli aquiloni realizzati in passato dal Gruppo Aquilonisti di Parma (G.A.P.). Questo gruppo, che ha partecipato a numerosi festival internazionali, dal Belgio alla Thailandia, ha lasciato in eredità alla Fattoria di Vigheffio i suoi maestosi aquiloni dopo la scomparsa dei fondatori e la chiusura del gruppo.
L’obiettivo del progetto è stato quello di recuperare e preservare quest’arte aquilonistica e di avviare un percorso di inclusione lavorativa per gli ospiti della struttura. I ragazzi coinvolti, Matteo, Khalil e Josuè, sono stati scelti per le loro capacità manuali e la loro attenzione ai dettagli. Maneggiare questi aquiloni è stato tanto un’opportunità di apprendimento quanto una sfida. Ogni settimana, per mesi, hanno partecipato a laboratori in cui si sono addestrati a montare, smontare e restaurare questi delicati pezzi d’arte, sotto la supervisione di due operatori.
“Quando ho visto gli aquiloni che avremmo dovuto maneggiare, mi sono messo le mani nei capelli. Sono molto delicati e complessi da montare e smontare” racconta Matteo, uno dei ragazzi coinvolti nel progetto. “Il rischio di rottura era alto ma alla fine vedere gli aquiloni esposti è stata una grande soddisfazione.”
Il lavoro svolto dai ragazzi non è stato solo un esercizio manuale: è stato un progetto di riscatto e di valorizzazione. La partecipazione a questa iniziativa è parte di un progetto più ampio che riguarda il ripristino e la crescita delle attività laboratoriali all’interno della Fattoria di Vigheffio. L’intento, infatti, è di offrire ai ragazzi un’opportunità di guadagno attraverso la produzione e la vendita dei prodotti realizzati durante i laboratori settimanali, come lampade, orologi a cucù e, naturalmente, aquiloni. Il tutto con l’obiettivo di fornire loro una retribuzione per il loro impegno.
“È stato un modo per riprendere in mano la tradizione dei laboratori, con l’intento di coinvolgere i ragazzi in attività che possano essere anche economicamente sostenibili” ha dichiarato Massimiliano Ilari, coordinatore della Fattoria di Vigheffio.
Questo progetto riporta alla luce una tradizione artistica e offre una concreta possibilità di reinserimento lavorativo e di riscatto per chi sta affrontando un percorso di riabilitazione. Una spinta, un soffio d’aria importante per la Fattoria di Vigheffio e per tutti i ragazzi che, giorno dopo giorno, dimostrano che il lavoro manuale e la creatività possano essere strumenti di crescita, di cambiamento e di inclusione sociale. FR