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Azioni e risposte di “Essere all’altezza” nei Comuni del Distretto sud-est della provincia di Parma

Il percorso di “Essere all’altezza”, progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha tracciato una linea importante nell’ascolto dei bisogni delle famiglie, nel potenziamento dell’offerta di servizi educativi e di cura per la prima infanzia nei territori in cui si registra una maggiore necessità.

Sono nove i Comuni della provincia di Parma coinvolti, ubicati in zona pedemontana e montana (Calestano, Corniglio, Lesignano de’ Bagni, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini e Tizzano Val Parma).

Abbiamo chiesto a Sabrina Fornari, del Centro per le famiglie Distretto Sud-est, di raccontare questi mesi di “Essere all’altezza”.

 

“Essere all’altezza” del contrasto alla povertà educativa. Intervista a Laura Parenti

 

Cosa ha significato il progetto “Essere all’altezza” nei Comuni del distretto sud-est?

E’ stato un’importante opportunità di empowerment e scambio con alcuni Comuni più isolati e distanti dai principali centri di interessi per le famiglie. I Comuni di Essere all’altezza rientrano nella classificazione regionale di Comuni “montani”, o Comuni che ricadono nelle aree interne. Hanno una bassa densità abitativa, maggiori distanze dall’accesso ai servizi, una rete viaria disagiata e un’incidenza percentualmente più rilevante della popolazione anziana rispetto ai nuclei familiari con figli minori.

Tali peculiarità concorrono a rendere complessa la partecipazione alla vita delle varie comunità, anche per una carenza dei mezzi di trasporto. Il progetto Essere all’Altezza ha contribuito a costruire una rete di collaborazione e servizi per trovare risposte efficaci a tali criticità.

Quali erano le esigenze espresse e inespresse a cui le varie iniziative hanno dato risposta?

Gli ambiti in questione sono due: da una parte le famiglie, dall’altra i servizi. Nel primo caso vi era l’esigenza di creare luoghi di incontro, offrire stimoli e opportunità di riflessione e confronto sul ruolo genitoriale ed educativo. Ma anche sostenere il ruolo genitoriale e le reti tra famiglie. Per quanto riguarda i servizi, la necessità era rinforzare la rete di collaborazione e interventi a favore delle famiglie. In particolare per il Centro per le famiglie un obiettivo era quello di estendere il proprio raggio di azione sui Comuni di Essere all’altezza.

Parlando del valore della co-progettazione e del lavoro di rete che si è attivato con Essere all’altezza…

Il progetto ha portato a una programmazione corale che ha costruito una risposta organica e non confusa per le famiglie. L’idea di “unire le forze”, perseguendo finalità analoghe, ha permesso progettualità congiunte e potenziato l’azione di ogni soggetto.

Inoltre la conoscenza maturata ha consentito che la collaborazione potesse attuarsi anche oltre la cornice del progetto Essere all’Altezza, portando un valore aggiunto a tutti gli attori territoriali che lavorano con le famiglie (Servizi educativi, Centro per le famiglie, servizi sociali, servizi sanitari etc).

 

La certificazione Family Audit. Intervista a Francesca Corotti

 

Qual è stata la risposta del territorio e delle famiglie?

Il territorio e le famiglie hanno risposto inizialmente in modo più timido perchè non c’erano la consuetudine e di conseguenza la familiarità a prendere parte a certe proposte. Successivamente, anche in relazione a una promozione più capillare delle attività, vi è stato un riscontro più significativo.

Progettualità per il futuro?

Sono in corso incontri di programmazione per definire modalità e temi della co-progettazione. C’è la volontà di portare avanti questa efficace collaborazione. CM

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