“Adriano SiCura è un progetto concreto che dà un segnale alla città di Milano e al nostro sistema di welfare.”
Con queste parole l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, ha iniziato il suo intervento durante l’inaugurazione di Adriano SiCura, la nuova rete di prossimità e supporto per la salute nella terza età che sarà un punto di riferimento nel sistema di welfare e servizi del quartiere Adriano, nel nord-est di Milano (leggi: A Milano nasce Adriano SiCura).
“Se alziamo lo sguardo per vedere cosa sta accadendo e cosa accadrà nei prossimi anni, comprendiamo che si prospetta un’evoluzione demografica molto significativa” prosegue l’assessore. “Da qui al 2050, ovvero nei prossimi 27 anni, la popolazione italiana si ridurrà di 5 milioni di persone, saremo più anziani e soli, con una vita più lunga che dovrà convivere con malattie croniche che tolgono parzialmente o in modo rilevante autosufficienza. In un quadro così complicato, che non arriverà il 31 dicembre 2049 ma anno dopo anno, accentuandosi progressivamente, il sistema di welfare rischia di avere meno risorse, considerata con la fascia attiva di popolazione in diminuzione, a fronte di un forte aumento della domanda sociale. Non possiamo aspettare ma piuttosto dobbiamo accelerare su un cambiamento di paradigma, che è proprio quello alla base del progetto Adriano SiCura: realizzare punti radicati nel territorio capaci di intercettare le difficoltà e le vulnerabilità di ciascuno, orientare le persone, che spesso non sanno a chi rivolgersi, e indirizzarle verso le risposte più adeguate e tempestive. E’ necessaria una funzione ricompositiva dei bisogni delle persone in un’ottica complessiva che tenga insieme la parte sociale, quella sanitaria e la dimensione comunitaria del quartiere.”
“Oggi viviamo un forte dualismo tra la permanenza a casa dell’anziano e la RSA” conclude Bertolè. “In mezzo a questi due poli dobbiamo sviluppare iniziative territoriali che consentano all’anziano di rimanere a casa il più a lungo possibile, e lo sviluppo di un sistema sociale nei quartieri a sostegno delle famiglie che hanno compiti di cura. A tal proposito, mi colpisce molto il dato di come stia cambiando la popolazione dei caregiver: stanno invecchiando anche loro, e spesso devono occuparsi di più di una generazione, dei nipoti e dei genitori. Anche i caregiver hanno bisogno di presidi territoriali e di supporto.
Adriano Sicura è un progetto di grande visione che deve ovviamente vedere coinvolte le amministrazioni locali. Per questo non possiamo che essere soddisfatti del fatto che la rete Adriano SiCura sia diventata un tassello di questo composito puzzle di risposte che sta prendendo forma nel corso di questi anni. Auguro buona fortuna all’iniziativa.” AM