La coordinatrice pedagogica di Proges Carlotta Carpana è stata inviata come relatrice a un corso seminariale dal titolo “Il mio corpo, il tuo corpo” organizzato dal Comune di Bologna per tutto il suo personale educativo.
A Proges è stato chiesto di portare gli esiti di un progetto di ricerca che ha visto coinvolti i servizi 0/3 comunali di Felino gestiti dalla cooperativa (il nido “La rondine” e il micronido “Arcobaleno“).
L’intervento di Carpana ha avuto come focus l’importanza del corpo nella relazione educativa: l’attività esplorativa portata avanti dal gruppo educativo di Proges a Felino, con la supervisione del Gruppo Nazionale Nidi e il teatro Testoni, ha richiesto a ogni educatore di decodificare il proprio personale alfabeto gestuale primitivo, per poi connetterlo a quello degli altri, per arrivare a sentirsi con consapevolezza ed aprirsi allo sguardo dell’altro.
Gli educatori hanno potuto “accorgersi” di come abitano i luoghi del quotidiano, di come il proprio corpo si posizioni più o meno consapevolmente nello spazio, di come ingombra, agevola, fa scudo, spesso accoglie, a volte respinge.
Per questo progetto il gruppo si è dotato anche di strumentazioni tecnologiche che amplificassero l’osservazione, come ad esempio la videocamera frontale GoPro, per moltiplicare i punti di vista, perturbando le convinzioni e arricchendo gli sguardi.
Gli atti educativi che sono stati messi in campo non hanno chiuso con risposte ma hanno aperto domande.
Gli educatori hanno imparato a sostare tra ciò che si prova emotivamente e ciò su cui si sofferma lo sguardo e a guardare la realtà con occhi diversi, ad altezze diverse, indagando la percezione che ciò che ognuno ha intorno è in grado di far cogliere le diverse particolarità del mondo.
“Come gruppo educativo, siamo partiti anni fa da un percorso di formazione promosso dal CPT del Distretto sud est della provincia di Parma riflettendo con il prof. Ugo Morelli, professore di scienze cognitive e saggista, ed esplorando i processi psicodinamici nella costellazione affettiva primaria, con particolare attenzione alla sostenibilità comunitaria, ambientale e degli affetti, ricercando le connessioni tra corpo, emozioni, trans-soggettività e contesto nell’educazione con le bambine e i bambini” dichiara Carlotta Carpana (nella foto in alto, la seconda da sinistra) a ProgesMag “Siamo stati poi accompagnati da Claudio Milani, artista e formatore con cui da anni la cooperativa collabora, nell’approfondire i temi che ci stavano già impegnando attraverso una riflessione su quali strumenti digitali potessero sostenere la nostra ricerca, e da qui abbiamo iniziato la sperimentazione della fotocamera GoPro. Ci siamo chiesti quando il nostro corpo sia essenziale e quando satura lo spazio della relazione e quanto i bambini e le bambine osservano ciò che facciamo. I video portati in questo contesto e realizzati con la fotocamera frontale hanno messo in evidenza le percezioni e gli sguardi plurimi di chi abita i nostri servizi.” AM