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Il diritto al gioco e alla socialità dei bambini e dei ragazzi

Anche il gioco e la socialità rappresentano diritti umani imprescindibili, riconosciuti da tempo a ciascun bambino e bambina, ragazzo e ragazza.

Il primo documento, a livello internazionale, ad aver riconosciuto questo diritto è la Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo ma, non avendo la forza di una Convenzione, non impegnava gli Stati all’obbligatorietà delle azioni se non da un punto di vista morale.

Gli obblighi per gli Stati parti di uniformare le norme di diritto e riconosce ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze il diritto a dedicarsi al gioco sono arrivati con la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989.

A oggi, nella Strategia del Consiglio d’Europa per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (2022-2027) si sottolinea che il Consiglio d’Europa ha individuato sei aree prioritarie per garantire i diritti e l’interesse superiore di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, nonché tre questioni trasversali da integrare nelle aree prioritarie per far sì che essi abbiano pari accesso e godimento dei propri diritti.

In allegato è pubblicato un inquadramento normativo con le principali norme che trattano il tema del diritto al gioco e alla socialità dei bambini e dei ragazzi.

 

 

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