Andrea Ravasi è la figura che ricerca e seleziona il personale per Proges in tutta la Lombardia. Si occupa anche di tirocini e rapporti con gli enti di formazione.
La disponibilità di personale è notoriamente un problema diffuso in tutto il settore socio-sanitario in cui opera la cooperazione sociale.
Ravasi è entrato in Proges tramite la fusione per incorporazione della cooperativa “Città del Sole” nella quale ha ricoperto per 17 anni il ruolo di responsabile dell’area tutela minori. Dopo la fusione ha frequentato un Master di specializzazione in gestione delle risorse umane e da aprile 2023 si occupa, come detto, della Lombardia.
Quali sono le principali difficoltà che incontri nella ricerca del personale?
In Lombardia la disoccupazione è ai minimi, pari al 2-3% della popolazione lavorativa. Se si considera, poi, che noi richiediamo persone specializzate (profili non specializzati si trovano facilmente) dobbiamo cercare tra quelle che vogliono cambiare posto di lavoro, visto che dalle università escono poche figure e con un mismatching di competenze. Va da sè che il cerchio della ricerca si restringe, ed è già molto ristretto.
Dobbiamo quindi essere attrattivi nei confronti di coloro che intendono cambiare posto di lavoro.
Di quali figure più necessitano i servizi per gli anziani?
Se parliamo di Lombardia direi infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, segretariato sociale, in generale tutti i profili sociosanitari. Il reclutamento di infermieri è difficile in tutta Italia, molto problematico quello dei terapisti della riabilitazione psichiatrica di cui necessitiamo soprattutto nelle strutture prima gestite dalla cooperativa Ambra.
Com’è cambiata la ricerca di personale da quando sei in Proges?
Il cambiamento è stato strutturale.
“Città del Sole” disponeva di strumenti informatici minimi e si basava principalmente sull’invio di curriculum.
Proges utilizza portali specializzati, lavora con il più importante portale di ricerca lavoro a livello nazionale qual è Indeed. Oggi dobbiamo sponsorizzare le nostre offerte (anche per essere più visibili degli altri), negli anni precedenti dovevamo solo fare una selezione tra le candidature che si proponevano. Utilizziamo anche Linkedin per i profili più alti.
Cosa vedi nel futuro del tuo lavoro?
Dovremo formarci ancora di più.
Arriveremo a utilizzare l’intelligenza artificiale per essere più competitivi e incrociare nel modo più efficace la domanda e l’offerta di lavoro.
Questa non è una sfida che ci attende in un futuro generico, ma tra pochi anni. Direi da domani.
Andrea Marsiletti