È aperta fino al 15 aprile la call per la partecipazione al bando Leila per la certificazione della parità di genere, progettato da Coopfond, il Fondo mutualistico Legacoop, e che si pone l’obiettivo di favorire la diffusione nelle cooperative di una cultura della parità e si inserisce nelle finalità del Piano Strategico del Fondo che vede come asse portante il contributo di Coopfond al riposizionamento della domanda proveniente dalle cooperative verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 ONU.
Il bando è promosso in collaborazione con SCS Azioninnova e si propone di sperimentare nuovi processi di supporto e di accompagnamento rivolti specificamente alle cooperative presenti nel portafoglio di Coopfond. Le cooperative vincitrici del bando accederanno ad un percorso di formazione, tutoraggio e accompagnamento finalizzato al conseguimento della certificazione della parità di genere che dovrà, comunque, essere rilasciata, successivamente, da un ente di certificazione accreditato in questo ambito.
I destinatari del bando sono le cooperative presenti nel portafoglio di Coopfond, che operano in tutti i settori, con un valore della produzione superiore a 1 milione di euro.
La certificazione della parità di genere è uno strumento, introdotto dalla legge 162/2021, che ha l’obiettivo di incentivare le imprese ad adottare politiche adeguate a ridurre il gap di genere ed è una delle misure che il Governo ha inserito nel PNRR, nella missione 5, «Inclusione e coesione», tra le politiche per il lavoro, destinando a questa finalità 10 milioni di euro. La prassi di riferimento per la certificazione è lo standard UNI/Pdr 125:2022.
I vantaggi collegati al conseguimento della certificazione della parità di genere sono:
- sgravi contributivi riservati alle imprese che siano in possesso della certificazione al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, nel limite dell’1% dei contributi complessivamente dovuti e di € 50.000 annui per ciascuna azienda (art. 5, c. 1 e 2, L. 162/2021);
- punteggio premiale per la valutazione, da parte di soggetti titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti (art. 5, c. 3, L. 162/2021);
- riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione a gare pubbliche (art. 93, c. 7, D.Lgs. 50/2016, modificato dall’art. 34, c. 1, D.L. 36/2022);
- acquisizione di un miglior posizionamento in graduatoria nei bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture (art. 95, c. 13, D.Lgs. 50/2016, modificato dall’art. 34, c. 2, D.L. 36/2022).