Sono più che positivi i risultati presentati al termine del primo semestre riguardanti il percorso portato avanti con RILP, il progetto di Rete Integrazione Lavoro Parma, ideato da Unione Parmense degli Industriali e finanziato per il primo anno da Cisita, che hanno scelto la cooperativa Biricca quale capofila per quanto concerne coordinamento e realizzazione.
“Il significato di questo progetto è esprimere una iniziativa rivolta all’inclusione di coloro che si trovano sul nostro territorio, o perché in attesa di ricevere la protezione internazionale o perché immigrati economici, sostituendo a un approccio contemplativo il tentativo di mettere queste persone nelle condizioni di farsi maggiormente una idea della realtà nella quale vengono a inserirsi, – spiega Cesare Azzali Direttore dell’Unione Parmense degli industriali – perché attraverso lo strumento linguistico sono in grado di entrare in contatto con le persone e il contesto nel quale si trovano a vivere”
Avviato a settembre 2023, RILP è nato con l’obiettivo di fornire ai migranti una formazione linguistica segmentata, presupposto fondamentale per la loro reale integrazione nel contesto sociale ed economico locale. Contestualmente, vuole rispondere all’esigenza delle aziende di reperire profili professionali specifici sul mercato del lavoro locale.
Oltre a Biricca, lo sviluppo di questo progetto è stato condiviso con diversi soggetti già operativi a livello locale: i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria), Ciac di Parma, Comunità Betania Cooperativa sociale onlus, Cooperativa San Cristoforo, Cooperativa Leone Rosso, che si occupano degli aspetti di accoglienza; il CPIA (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti), istituzione autonoma del Ministero dell’Istruzione, che si occupa della fase di testing iniziale per individuare il livello di conoscenza e poi dell’attività di monitoraggio del progetto, oltre che della fase di validazione finale. A questo si affianca poi l’attività di orientamento e avvicinamento dei partecipanti al mondo del lavoro, realizzata da Unione Parmense degli Industriali e da Centro Servizi Edili Parma ed Associazione NEXT.
Il percorso realizzato in questi sei mesi ha visto una iniziale presenza di 310 migranti, testati al fine di identificarne il livello di comprensione e produzione della lingua italiana orale e scritta, e un successivo avviamento di 7 nuove classi di italiano con livello omogeneo di apprendimento, per un totale di circa 150 discenti. Una attività che è andata ad aggiungersi a quelle ordinarie di formazione di CPIA verso cui sono stati indirizzati i restanti migranti.
Oggi, a completamento delle 100 ore di corso di italiano, previste dai parametri europei, i discenti sono stati valutati per l’ottenimento della certificazione delle competenze acquisite, così da poter passare allo step successivo di apprendimento previsto nel secondo semestre.
Contestualmente, gli studenti con una buona comprensione della lingua italiana, sono stati “profilati” secondo i parametri tipici dei curricula: dati anagrafici, competenze, esperienze lavorative e aspirazioni occupazionali future. Una analisi utile a raccogliere il maggior numero di informazioni volte all’inserimento lavorativo.
Non solo, a fronte di un numero crescente di migranti in arrivo sul territorio, sono state avviate in corso d’opera altre 3 piccole classi di lingua italiana, gestite da volontari, che hanno coinvolto altre 50 persone.
Risultati importanti e significativi, frutto di un lavoro condiviso e strutturato, come spiega Antonella Grassi, coordinatrice didattica e docente Progetto RILP: “Per raggiungere l’obiettivo di una reale integrazione occorre dotarsi di strumenti concreti, ovvero una didattica di qualità, l’accompagnamento verso il mondo del lavoro dei diritti e dei doveri e la costruzione di relazioni sociali. In quest’ottica, la forza del progetto RILP è quella di perseguire tutte queste istanze con la convinzione che integrazione e lavoro siano due termini inscindibili.
Ciò che facciamo quotidianamente è lavorare sul concetto di auto-efficacia, sulla capacità delle persone di affrontare le sfide che la società ci pone. Questo è un tema fondamentale nella didattica in generale, in particolare per quanto riguarda quella dei migranti, ossia persone spesso provenienti da situazioni di svantaggio. Noi li aiutiamo nel loro percorso di crescita, di costruzione, di relazione e pieno sviluppo del sé”.
Una tematica cardine, quest’ultima, perché il solo accompagnamento verso il mondo del lavoro, per quanto importante, non è sufficiente a una reale inclusione: occorre creare relazioni e dotarsi di strumenti per realizzare un vero progetto di vita. La conoscenza della lingua ha un valore essenziale in questo senso.
“L’esito di questo primo semestre è stato più che positivo per la maggior parte dei ragazzi e ragazze coinvolti, un risultato misurato e certificato anche dai docenti del CPIA, che ha confermato il raggiungimento degli obiettivi prefissati, l’idoneità di queste persone al mondo del lavoro e una maggiore consapevolezza verso esso. – sottolinea Domenico Altieri, Direttore Generale di Biricca – In sole 100 ore di corso, la maggior parte dei partecipanti è riuscita a imparare e leggere e scrivere in italiano. Nel contempo, con coloro che hanno raggiunto un livello sufficiente dal punto di vista linguistico, stiamo procedendo con colloqui one to one insieme a Unimpiego a scopo di inserimento lavorativo, che ci hanno permesso di individuare competenze preziose per il mercato del lavoro. E ora siamo pronti per partire con un secondo semestre che interesserà altri 150 ragazzi e ragazze”.
I PROSSIMI PASSI
Lunedì 8 aprile 2024 prenderà avvio il secondo semestre di formazione linguistica e, contemporaneamente, partiranno le attività di orientamento complementari alla formazione linguistica.
Il progetto, infatti, mira ad una inclusione reale e fattiva attraverso la lingua italiana e all’avvicinamento rispetto alle opportunità di crescita lavorativa e professionale che offre il territorio.
Per le classi che avranno già una buona comprensione della lingua italiana, si affiancherà quindi l’attività di presentazione delle filiere economiche locali allo scopo di aiutare a comprendere le potenzialità di impiego del territorio parmense.
Chiara Marando