“È un piacere notare questo interesse nei confronti dei servizi educativi per la prima infanzia da parte di un territorio – quello trentino – che in Italia è all’avanguardia sui servizi all’infanzia. Credo tantissimo nello scambio e nel confronto delle buone pratiche: sono qui per ascoltarvi.”
Con queste parole l’assessora ai servizi educativi del Comune di Parma Caterina Bonetti ha accolto una rappresentanza di gestori dei servizi educativi della Provincia Autonoma di Trento che martedì 7 maggio ha fatto visita ai poli per l’infanzia Aladino e Margherita.
Focus della visita-studio sono stati i servizi educativi per la prima infanzia in ottica 0-6 e il successo di un modello educativo “sperimentale” (ma consolidato a Parma da più di dieci anni) che mette al centro il bambino e le necessità sociali e demografiche del territorio.
La visita-studio del gruppo delle cooperative sociali Proges Trento, Bellesini, Coccinella e Città Futura della Provincia Autonoma di Trento ha avuto inizio presso il plesso per l’infanzia Aladino, struttura costruita e gestita da Parmainfanzia, la società mista pubblico-privato che ha come soci il Comune di Parma e Proges.
Quello 0-6 è un modello di continuità nido dell’infanzia-scuola dell’infanzia che vuole prendere le distanze da un’impostazione basata sulla categorizzazione per età e porre l’accento sulle specificità e competenze. “È un servizio che ‘culturalmente’ lavora in ottica 0-6, in modo integrato, che da progettuale si è trasformato in culturale. È un’esperienza unica, un lavoro di intersezione che coinvolge tutti, dal coordinatore pedagogico a insegnanti ed educatori, in progettualità trasversali che sono il risultato dell’osservazione della quotidianità e di momenti di confronto e formazione” afferma Andrea Pezzatini, direttore di Parmainfanzia.
La visita è proseguita al polo per l’infanzia Margherita, struttura che accoglie bambini e bambine in fascia 0-6 a gestione diretta del Comune di Parma.
“Dopo 40 anni in cui i due coordinamenti, quello 0-3 anni e quello 3-6 anni, hanno lavorato separati si è sentita la necessità di rimettere in circolo idee, pensieri e parole per darsi un’identità comune e creare poli territoriali nei quali il pensiero sui bambini e sui valori di riferimento fossero i medesimi” dichiara Lisa Bertolini, posizione organizzativa della struttura nidi d’infanzia del Comune di Parma. “Abbiamo un obiettivo comune: mettere in comunicazione la domanda che arriva dal territorio e l’offerta ampia e diversificata dei nostri servizi per offrire risposte puntuali e dedicate” continua Andrea Pezzatini.
Alla visita-studio dei due poli per l’infanzia è seguito un Focus Group di approfondimento sugli aspetti gestionali e organizzativi delle strutture e realtà 0-6. Di particolare interesse per il gruppo delle cooperative trentine sono state le modalità con cui i servizi sono stati pensati e attivati dall’amministrazione pubblica, l’esperienza gestionale del privato (Proges) e la professionalità educativa.
Hanno partecipato al dialogo e momento di confronto finale anche Ivonne Coruzzi del Comune di Parma, Marco Papotti, regional manager di Proges, Francesca Gavazzoli, Business Area Manager di Proges e una rappresentanza del coordinamento pedagogico dei poli per l’infanzia. FR