Lisa Bolzoni è una socia molto conosciuta in Proges, appena andata in pensione.
Con lei abbiamo conversato sulla cooperativa e sulla cooperazione, sull’importanza di essere soci.
Ci racconti il tuo percorso professionale in Proges?
Sono entrata in Proges per la prima volta nel 1996, fino al 1998. Poi, dopo una breve permanenza in un’altra cooperativa parmense, dal 17 aprile 2001 ho lavorato in Proges ininterrottamente, fino alla pensione. Ancora due o tre mesi e avremmo potuto festeggiare le nozze d’argento!
I primi due anni ho lavorato come educatore e coordinatore del gruppo appartamento minori a Langhirano, poi, nel 2001 ho inaugurato la struttura di Sant’Andrea Bagni per pazienti psichiatrici, a cui ho poi aggiunto il coordinamento di Fornovo. In seguito ho ricoperto il ruolo di coordinatore d’area sul distretto di Fidenza e Fornovo, oltre a proseguire col mitico Sant’Andrea. Nel 2010 ho subito un pesante intervento chirurgico e sono stata assente alcuni mesi. Al mio ritorno mi è stata assegnata una struttura in cambio di cinque (“così ti riposi!”): era il Sidoli. L’ultimo passaggio è avvenuto all’ufficio gestione sistemi integrati.
Come hai visto crescere Proges in tutti questi anni?
I primi anni Proges era sicuramente molto più piccola. Posso dire che il mio ricordo (sicuramente falsato dalla distanza di tempo) è di aver conosciuto un po’ tutti i soci lavoratori. Poi, poco alla volta, i volti sono diventati tanti e nuovi. Tornavi dalle ferie e ti chiedevi: ho ancora la scrivania? Dov’è adesso?
A parte gli scherzi, per me è stato un po’ come veder crescere un figlio: non sempre è come lo vorresti tu, ma comunque sei sempre orgogliosa di lui.
Quali sono, ripensando al lavoro, i tuoi ricordi più belli?
I miei ricordi più belli sono legati al mio lavoro sui cantieri, nonostante la fatica e i problemi: mi piacciono le persone e mi piace scoprire mondi nuovi. In modo particolare Leone Rosso e Biricca, nel mio lavoro in Ufficio Gestione Servizi Integrati, penso mi abbiamo lasciato un senso di affetto, senza nulla togliere a tutti gli altri.
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Come vedi il presente e il futuro della cooperazione?
Sulla cooperazione presente e futura vorrei evitare di fare il politologo o l’economista, che non sono i miei mestieri. Penso comunque che sia un pezzo importante della nostra società, dinamico, aperto all’innovazione, che riesce a coniugare l’impresa e il community care.
Quale consiglio ti senti di dare ai soci e lavoratori oggi?
Ai soci lavoratori dico solo una cosa: ricordate che la cooperativa siete voi! Ai lavoratori in particolare dico: fate domanda per diventare soci!
La simpatia umana, la serietà professionale, la schiettezza tipicamente emiliana: questa è Lisa, e tante altre qualità. A lei il ringraziamento per tutto quanto ha dato a Proges, insieme all’augurio di un meritatissimo terzo tempo!
Alberto Padovani
