Si è conclusa a Pescara la “Mental Health Recovery Star”, il momento di formazione sui percorsi di cambiamento e di recovery nonché sulle buone pratiche di lavoro all’interno dei servizi di salute mentale gestiti da Proges.
“Questa è un’occasione per noi del Chiaro del Bosco di essere qui presenti a Pescara. Abbiamo formato più di 8.000 persone in Italia ma veniamo in Abruzzo per la prima volta, quindi ringraziamo Proges per averci invitato e il Dipartimento di Salute Mentale per aver preso parte a questa collaborazione accogliendoci nei propri spazi” ha dichiarato in apertura dei lavori la formatrice Ilaria Liscidini.
“Mental Health Recovery Star” è stato l’esito di una collaborazione attiva e continua tra Proges e l’associazione “Il Chiaro del Bosco”, che ha visto anche quest’anno l’inserimento da parte della Business Area Inclusione dello strumento elaborato da Triangle Consulting all’interno del proprio piano formativo per gli operatori. L’obiettivo è che gradualmente si possa garantire una metodologia di lavoro condivisa orientata al recovery nei diversi territori in cui opera Proges.
La Recovery Star rappresenta una risorsa capace di cambiare la visione negativista che definisce la malattia mentale come limite o rassegnazione improduttiva in un’occasione di incontro e collaborazione creativi tra persone e risorse di una comunità locale.
Il concetto di recovery, in questo senso, richiama necessariamente a una progettualità condivisa e richiede non solo la partecipazione attiva dell’utente, che diventa protagonista del proprio percorso, ma soprattutto di tutte le figure coinvolte. Esse sono chiamate a co-progettare sfruttando le potenzialità intrinseche della persona e valorizzando tutte le risorse messe a disposizione dal territorio di appartenenza.
“La fiducia nei valori che orientano le pratiche di recovery definisce le azioni intraprese dalla Business Area Inclusione di Proges nel coinvolgimento del Dipartimento di Salute Mentale di Pescara al programma formativo. La visione è che tutti gli operatori possano lavorare con un paradigma comune nel raggiungimento degli obiettivi definiti e negoziati con l’utente” conclude Manuela Polizzi, Business Area Manager Inclusione. Arcangelo Perillo