Il magazine della cooperativa sociale Proges

INTERVISTA – Cesare Marques: “La crescita di Leone Rosso nei servizi alla persona, accoglienza e…. agrigelateria”

Cesare Marques è il presidente di Leone Rosso.

Con lui abbiamo ripercorso la storia e la crescita nelle attività, nel numero dei posti di lavoro e nel fatturato della cooperativa sociale aostana che ormai opera in più province italiane. In particolare Leone Rosso si colloca al vertice nazionale nel settore dell’accoglienza gestendo circa 1.500 migranti.

Presidente, parlaci della cooperativa Leone Rosso e del suo legame con Proges?

Leone Rosso è nato nel 2011 ad Aosta. Siamo partiti dall’esperienza di sei soci che lavoravano nel settore dei giovani. All’epoca in quel territorio Proges gestiva due nidi, un servizio per anziani e il SAD. Appena siamo entrati in contatto con Proges abbiamo iniziato a ragionare insieme su come conciliare due esigenze: quella di Proges di radicarsi sempre di più localmente e la nostra di crescere.

Da qui la decisione di Leone Rosso di acquisire il ramo d’azienda valdostano di Proges.

 

 

Proges ha investito su Leone Rosso diventando socio sovventore e ci ha accompagnati con azioni di tutoraggio e supporto nella gestione dei servizi educativi e per anziani. Va da sè che da sempre la vicepresidenza di Leone Rosso sia espressione di Proges. La collaborazione è proseguita affidando a Digilan la gestione amministrativa.

Siamo così diventati una cooperativa da 6,5 milioni di fatturato con 300 soci.

 

 

Quali sono oggi i numeri di Leone Rosso?

Siamo la cooperativa sociale più grande di tutta la Val d’Aosta con 12 milioni di fatturato, e quest’anno puntiamo a 16 milioni. Gestiamo ad Aosta una decina di asili e quattro nella provincia di Asti.

Insieme a Zenit Sociale e Proges ci siamo aggiudicati la gestione di una RSA da 100 posti a Castelnuovo Don Bosco (Asti) partita da qualche mese.

Con Proges stiamo poi  progettando di assorbire tutte le RSA aostane all’interno della ristrutturazione di Brocherel, ferma da vent’anni.

Negli anni siamo cresciuti molto nell’accoglienza, diventando in questo settore una tra le più grandi cooperative italiane. Oggi accogliamo 1.500 rifugiati in 130 strutture per conto di quattro Prefetture (Aosta, Parma, Modena e Asti).

 

 

Progetti futuri?

Uno su tutti: quest’anno abbiamo dato vita a “Leone Verde” che gestisce una stalla in Val d’Aosta con venti mucche che ci consentono di fare agrigelateria. Al momento impegniamo cinque persone. Ci piacerebbe coinvolgere sempre di più i ragazzi dell’accoglienza, i carcerati e gli ex carcerati nelle attività agricole. Essere una cooperativa sociale significa proprio offrire occasioni di di questo tipo alle persone in difficoltà.

Stiamo infine aprendo due cliniche a Milano (zona Navigli) e Miami Beach.

Andrea Marsiletti

 

Ultime notizie

Contact Us